La Corte di Cassazione, con sentenza n. 19372/2021, ha sancito la responsabilità del sanitario che non dispone i dovuti accertamenti diagnostici nei confronti di un paziente che necessita cure mediche.
La pronuncia si è espressa sul caso di un soggetto che, in condizioni di difficoltà respiratoria, ha ricevuto una veloce ed errata diagnosi da parte di una guardia medica, la quale decide di dimettere il paziente.
La morte dell’uomo viene causalmente ricondotta alla responsabilità del sanitario, il quale era tenuto a indire le opportune e necessarie attività diagnostiche.
Il risarcimento del danno in ambito medico è un diritto non sempre facile da perseguire se non ci si affida ad un legale competente e preparato.
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