IL 3 APRILE 2025 SI È TENUTO IL SEMINARIO “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE: UN’ANALISI DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE A.C. N. 1917”.

L’AVV. ALESSIO MOROSIN SI INTERROGA: <<VISTO CHE C’È UN ORGANO DI RILEVANZA COSTITUZIONALE, IL CSM, HA SENSO ED È OPPORTUNO CHE CI SIA ANCHE UN ORGANO SINDACALE, L’ANM?>>

Sul punto sono intervenuti numerosi magistrati, avvocati e accademici, tra cui il  Prof. Giuseppe Chiara – Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Catania -, il Prof. Avv. Augusto Sinagra – già Ordinario di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma e Direttore della Rivista della Cooperazione giuridica internazionale -, il Dott. Cesare Parodi – Presidente
dell’Associazione nazionale magistrati -, il Dott. Daniele Cenci Consigliere presso la IV sezione della Corte di Cassazione ed il Prof. Daniele Trabucco – Professore strutturato in Diritto Costituzionale e Diritto Pubblico Comparato presso la SSML/Istituto di grado universitario “San Domenico” di Roma-.

L’Avv. Alessio Morosin, nel suo intervento (di cui si riporta infra un passaggio), ha richiamato la necessità di ripristinare l’immagine della magistratura, soprattutto dopo il caso Palamara.

<<E qui parliamo della separazione delle carriere che non è pensata (e non lo sarà) per accelerare i tempi della giustizia, come incautamente qualcuno ha detto anche in sede di discussione parlamentare, ma è per liberare soprattutto l’immagine – che purtroppo è stata gravemente compromessa – della magistratura della contaminazione politico-partitica.

Il caso Luca Palamara non possiamo dimenticarlo, è stato toccato da molti, ma è stata la prova provata di una degenerazione correntizia che ha purtroppo pesantemente macchiato la magistratura nella sua credibilità e autorevolezza prima ancora che nella sua autonomia e indipendenza.

È un caso di degenerazione molto grave e non può sfuggire a nessuno il fatto che tale contaminazione ha danneggiato soprattutto l’immagine e l’operatività dell’organo di garanzia vero che è il CSM.

CSM è organo di rilevanza costituzionale come ci ha insegnato la Corte Costituzionale e quindi quello è l’unico soggetto che a parere di chi calca le aule giudiziarie, di chi incontra i cittadini che chiedono giustizia, va in qualche modo tutelato.

L’art. 104 dice chiaramente che la magistratura costituisce un autonomo e indipendente da ogni altro potere; quindi, voi non siete un potere ma un ordine che deve operare in autonomia e indipendenza e questo organo di autonomia e indipendenza è, ahi noi, piaccia o non piaccia, solo il CSM.

Per cui, ripeto, pensando anche ai molti clienti che ho accompagnato nelle aule del Tribunale che seguono ormai i social e la televisione mi dicono “ma avvocato, mi pare che questo magistrato che dobbiamo incontrare domani nel processo sia politicamente esposto”.

Ovviamente l’avvocato ai suoi clienti dice di sottolineare che la magistratura ha una sua associazione, come è corretto che sia.

“Poi leggo nel sito della ANM – prosegue e va verso le conclusioni l’Avv. Morosin – che la ANM è associazione cui aderisce il 96% circa dei magistrati italiani. Tutela i valori costituzionali, l’indipendenza e l’autonomia della magistratura”.

Ma allora mi chiedo, è un surrogato del CSM?

Cioè, serve un organo associativo per tutelare i valori dell’indipendenza e dell’autonomia e i valori costituzionali?

Poi si leggono vari documenti dove si legge e si parla di garantire il “pluralismo della magistratura”.

A me questo pare una cosa inspiegabile, e lo dico soprattutto ai giovani studenti che ci ascoltano: approfondite questi aspetti>>.

Fonte: QuotidianoWeb

https://www.quotidianoweb.it/attualita/giustizia-la-separazione-delle-carriere-e-necessaria-e-si-puo-fare/