Avv. Alessio Morosin

Nato il 20/06/1955 a Noale/Venezia, ove risiede

Laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Padova nell’anno 1981 con il chiarissimo Prof. Alberto Trabucchi

Inizia immediatamente l’attività professionale nel 1981 iscrivendosi al foro di Venezia come praticante con abilitazione al patrocinio, poi come procuratore legale ed infine come avvocato cassazionista

Titolare di studio autonomo, ha allargato nel 1993 la propria struttura in uno studio più ampio e organizzato, oggi composto da quattro professionisti

Iscritto all’albo dei difensori nelle giurisdizioni superiori (Cassazione e Corte Costituzionale)

Ha curato sempre e solo i due rami di civilista e penalista, assumendo difese di casi delicati e importanti; tratta, da sempre, casi gravi di infortunistica stradale (sia civile per risarcimento, che penale per parti offese o imputati)

Difensore avanti alla Corte Costituzionale nella causa ove è stata dichiarata l’incostituzionalità dell’art. 271 c.p. (Sentenza 12.07.2001 n. 243)

Abilitato alla mediaconciliazione ex D.Lgvo 28/2010 ed iscritto quale mediaconciliatore agli Organismi della Camera Arbitrale di Venezia ed a Resolutia di Perugia

Difensore e consulente fiduciario di società ed imprese

Autore dei libri “Autodeterminazione” Ed. Contro, 2015 (tradotto anche in inglese) e “Democrazia” Ed. Cleup Università di Padova, 2019

Vincitore di delicate cause che hanno fatto giurisprudenza di legittimità

Vincitore del premio nazionale “Ottavio Scifo” per l’anno 2008 conferito dalla Unione delle Camere Penali Italiane - formazione specialistica dell’avvocato penalista.

NOTA GENERALE

Ogni professionista dello studio opera in autonomia, ma le singole posizioni più delicate e complesse o con profili interdisciplinari, vengono valutate e impostate collegialmente dal pool di avvocati dello studio e verificate sistematicamente secondo il programma di monitoraggio deciso in accordo con la parte assistita e tenuto conto degli sviluppi processuali o stragiudiziali del caso.

Su richiesta del cliente possono essere fatte relazioni puntuali sullo “stato della pratica” con approfondimenti ed iniziative ad hoc.

Il professionista fornisce una “obbligazione di mezzi” e non una “obbligazione di risultati”, ma è pacifico che i “mezzi” possono essere “migliorati” se c’è la massima collaborazione del cliente per l’affinamento continuo delle strategie intraprese e la verifica costante delle scelte procedurali assunte e/o degli sviluppi processuali maturati nella singola pratica.

Avv. Alessio Morosin

Iscritto alla
CAMERA ARBITRALE DI VENEZIA
RESOLUTIA - Gestione delle controversie